panoramica"All'estremo di una poetica ed amena convalle, sormontata dalla catena dei monti Sori, prolungandosi all'occidente insino all'antica Tusa, ad a tramontana sul picco ov'è Motta d'Affermo, sorge un colle quasi tutto formato, come scheletro, da una formidabile antica fortezza, dando all'irto colle il fantastico ideale di un grazioso panorama. Ad oriente gli sta a bieco la nuda e deserta montagna del Campanito, e verso mezzogiorno si presenta gigante l'oscuro e tetro bosco Spataro e Giumenta, e la quasi parallela schiena dei Sori, che prolungandosi da una parte e dall'altra insino alla costa marittima settentrionale dell'isola, ove par che si stanno come a sentinella della pittoresca convalle, Tusa e Motta d'Affermo. Quel colle porta il nome di Castel di Lucio! Bello invero è il sito, e, malgrado che il suo orizzonte è circoscritto dei monti Sori, pure presenta varietà tali da rapire l'intelletto alla poesia."
Questa poetica descrizione di Francesco Nicotra del 1907 nel suo "Dizionario illustrato dei Comuni di Sicilia", dà l'idea di come ci si senta quando si arriva a Castel di Lucio.

 



Percorrendo le strette viuzze del paese, si giunge fino alla sommità sovrastata dalla torre di ciò che rimane dell'antico Castello normanno. Da qui, il paese sembra raccogliersi nello spazio di uno sguardo: le due alture di Cartel di Lucio si fronteggiano per confluire là dove la Chiesa Madre mitiga le asperità geologiche e umane.

La vista è mozzafiato, spaziando da i monti Nebrodi, verdi lussureggianti fin sulle cime, fino al filar Tirreno. Nonostante ci si trovi a soli 780 metri sul livello del mare, si ha la sensazione di stare in cima al mondo.

 



centauriumRicco di bellezze paesaggistiche e immerso nel pieno rispetto ambientale (il comune è inserito nel parco eolico, di recentissima costruzione), offre suggestivi panorami e moltissime possibilità di passeggiate in mezzo alla natura.
I boschi, le valli, i torrenti e tutto quello che circonda il paese fanno si che il viandante perda la concezione del tempo e si fermi per ore a guardare, camminare, a respirare quell'aria che, a secondo delle stagioni, cambiando il suo profumo, infonde sensazioni sempre diverse. Il cinguettio degli uccelli, il belare delle pecore, il gracidare delle rane sono la cornice a quello che è uno dei posti più incantevoli che la natura possa offrire.

 

 

 

 

Passeggiate consigliate...

Mappa sentieri

Bosco San Giovanni / Montagna

Si raggiunge da una deviazione della Strada Provinciale 176 in direzione Pettineo. Dopo circa 2 chilometri dal paese l'indicazione segna una strada secondaria in salita che porta in un'area attrezzata gestita dal Corpo Forestale. Prima di raggiungerla si attraversa un territorio ricco di pascoli e antiche masserie lungo una strada non asfaltata.

Sentiero calvario

Proseguendo la via Durante, alle spalle del Convento dei frati Minori, si raggiunse la vecchia strada che collegava Castel di Lucio a San Mauro Castelverde. Dopo qualche chilometro si raggiunge un altopiano. detto "Calvario". che rappresenta una terrazza naturale che guarda la Sicilia dal Mar Tirreno, ai Nebrodi alle Madonie.

Sentiero Spirito Santo

Si tratta di un itinerario che unisce due elementi che, nelle località di montagna,; spesso si completano a vicenda: il sacro e la natura. Percorrendo la vecchia strada di collegamento che univa Castel di Lucio a Mistretta si raggiunge la chiesetta dello Spirito Santo. tipico esempio di architettura rurale. Poco più in là si può raggiungere il Fiume Tusa, dove troviamo oltre a un ambiente naturale incontaminato i resti dell'antico ponte di Mistretta e di un vecchio mulino ad acqua.

Monte Grillo

Conosciuto in dialetto castelluccese come "Timpa d'ariddu", è il punto più alto di tutto il territorio. è raggiungibile dalla strada per Mistretta e una volta in cima si può ammirare uno spettacolo unico in tutta la Sicilia: da qui, infatti, è possibile scorgere ben 24 paesi delle provincie di Messina, Enna. Palermo e Catania

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